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Le numerose pievi disseminate nel territorio di Sovicille sono presenze continue e discrete che convivono meravigliosamente con la vegetazione e la morfologia del paesaggio. Questa grande eredità lasciataci da questi complessi religiosi, di epoca romanica-gotica, la si può considerare un grande laboratorio dove si è cercato di sviluppare il millenario rapporto tra universo, mente e architettura, che traduce il paesaggio in un "territorio di saperi". Edifici che sono stati plasmati dall'uomo architetto e che a loro volta hanno plasmato gli uomini cercando quella sintesi tra anima e materia. Lo studio della pieve di Ponte allo Spino di Sovicille rappresenta una traccia conoscitiva per comprendere quei parametri, che sono stati alla base per costruire e organizzare lo spazio sacro. un "sistema" complesso, fatto di parti e di elementi che interagiscono sul piano della loro forma. Il libro cerca di riconoscere ciò che riconduce questo "sistema" all'unità, individuando le relazioni che intercorrono tra le parti.